Le regole per la manutenzione delle caldaie
La normativa prevede che nel caso di impianti
domestici superiori a 10 kW e inferiori a 100 kW di potenza, a combustibile
solido o liquido, i controlli vadano fatti ogni due anni, mentre nel caso di
impianti a gas metano o GPL, sempre superiori a 10 kW e inferiori ai 100 kW di
potenza, sia necessario effettuare controlli ogni quattro anni.
Quanto previsto a livello normativo, tuttavia, presenta
delle eccezioni: queste scadenze, infatti, sono valide nel caso in cui la
materia non sia stata regolamentata in modo diverso a livello regionale o
provinciale (molte regioni hanno già il proprio regolamento). Ricordatevi
quindi di verificare a livello locale i termini e le informazioni. La frequenza
dei controlli, inoltre, può essere stabilita, nel caso sia inferiore ai 4 anni,
dallo stesso produttore dell'apparecchio o dall'installatore. Sempre a
proposito di installatori, verificate che si tratti di un tecnico specializzato
e certificato, in grado di darvi tutte le delucidazioni necessarie in materia.
I singoli Comuni possono effettuare controlli a campione,
per verificare il rispetto dei tempi per la manutenzione delle caldaie:
in questo caso, bisognerà dimostrare di aver eseguito i controlli, tramite il
libretto di caldaia e le fatture (nel caso di riscaldamento centralizzato, a
risponderne sarà l'amministratore).