Provare una forte paura in particolari situazioni di pericolo
è una reazione perfettamente normale: a tutti può capitare di avere un singolo
attacco di panico ed una sola manifestazione non si può configurare come
un disturbo di panico vero e proprio, che si classifica invece come un disturbo
d'ansia vero e proprio e si caratterizza per attacchi frequenti. L'ansia è
un'emozione normale, il cui scopo è segnalare situazioni pericolose o
spiacevoli attraverso una modificazione fisiologica (causata dall'adrenalina
che entra in circolo nel sangue). Come abbiamo già precisato, nel momento in
cui il panico si presenta in modo ricorrente, in associazione a determinati
sintomi, allora si è in presenza di un disturbo vero e proprio. Questo articolo
vuole approfondire le caratteristiche degli attacchi di panico, per comprendere
in quali casi subentri un disturbo d'ansia a tutti gli effetti.
Quali sono i sintomi di un attacco di panico?
Palpitazioni o tachicardia
Dolore al petto
Sensazione di asfissia o soffocamento
Nausea
Sensazione di svenimento/ sbandamento/ torpore/ formicolio
Brividi di freddo o vampate di calore
Sudorazione eccessiva
Sensazione di distacco dalla realtà
Paura di perdere il controllo o morire
Un attacco di panico si configura come la forma più acuta di
ansia, con crisi che si esauriscono nel giro di 10 minuti circa, che giungono
in modo totalmente inaspettato. I soggetti affetti dal disturbo, sono
interessati da una serie di attacchi ripetuti, che fanno insorgere nel periodo
di tempo successivo e per almeno un mese, la preoccupazione di un nuovo
episodio e delle sue conseguenze. Questa patologia colpisce tra l'1,5% ed il 3,5%
della popolazione mondiale, in accordo con i dati dell'Organizzazione Mondiale
della Sanità. Il decorso del disturbo è generalmente cronico, ma in alcuni casi
i soggetti interessati ne soffrono in modo continuativo, mentre in altri
alternano periodi critici ad altri privi di manifestazioni.
Per chiarire qualsiasi dubbio sul disturbo di panico e
per comprendere meglio come affrontarlo, vi invitiamo a contattare uno
specialista: la ricerca di una cura, infatti, parte proprio dalla
consapevolezza.
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