All’interno della bandiera siciliana, è presente il simbolo
della Trinacria, figura caratterizzata dalla testa di Gorgone Medusa e tre
gambe intorno al capo. Quanti di voi sanno perché? Tale simbolo è ricco di
storia e di mistero: le sue origini (ancora oggi non completamente chiare)
risalgono a millenni fa.
La Trinacria simbolo della Sicilia
L’antico nome dell’isola era Trinacria. La sua conformazione
geografica caratterizzata da tre promontori (Pachino, Peloro e Lilibeo) e dalla
forma vicina a quella di un triangolo diedero origine a suddetto nome di
origine greca (Trinacrios); rifacendosi a questa caratteristica,
presumibilmente gli antichi greci videro nel simbolo un’affinità. L’aggiunzione
della testa della Gorgone Medusa (figura mitologica greca) con serpenti al
posto dei capelli, completò la creazione.
Diverse fonti sostengono che l’origine della Triscele
(inteso come simbolo composto da tre gambe) sia indoariana, ma per molti invece
proviene dall’Oriente ed in particolare richiama la figura del dio sole Baal che
veniva rappresentato appunto nella forma primavera, estate, inverno (alcuni
ritrovamenti mostrano il toro sacro di Baal con sopra una triscele). Un’altra
ipotesi si rifà alla Luna ed alla sua ciclicità rappresentata dalla rotazione
di simboli però più somiglianti a falci. Altri studiosi danno alla Triscele
un’origine celtica. Fatto sta che Il simbolo trovò una larga espansione nel
mondo greco come confermano le monete ritrovate delle varie città (ad esempio
quelle ateniesi del VI secolo a.C.; in Sicilia nelle monete siracusane del
periodo di Agatocle). Tuttavia, ancora
oggi, molti punti rimangono avvolti nel mistero e rendono tale figura piena di
fascino.
Durante il periodo romano, la Trinacria vide l’aggiunzione
di spighe appositamente introdotte per esprimere il ruolo della Sicilia a quel
tempo, ovvero, granaio di Roma. Dopo un lungo oblio, tale simbolo rispunterà
durante la rivolta del Vespro che darà anche i colori alla bandiera: il giallo ed
il rosso infatti richiamano Palermo e Corleone, le prime città a ribellarsi al
dominio angioino. Riprenderà un forte significato durante le rivolte
antiborboniche del 1848 e durante il periodo separatista degli anni ’40 del
Novecento. Nel 2000, il simbolo viene collocato nella bandiera ufficiale dell’isola
tramite votazione del Parlamento Siciliano.
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