martedì 29 ottobre 2013

Editoria da Milano a Palermo, universo in evoluzione

Il mondo dell'editoria a Palermo e in ogni parte d'Italia, ha dovuto affrontare negli ultimi anni numerosi cambiamenti per potersi adeguare alle novità che lo hanno investito. Le nuove tecniche di diffusione dei prodotti di ingegno, infatti, hanno sostanzialmente cambiato le abitudini dei lettori, ma anche di quanti scrivono: produzione, gestione e commercializzazione dei contenuti, infatti, hanno subito numerose evoluzioni, grazie anche all'avvento dei media di nuova generazione e delle reti telematiche. Basti pensare alla rivoluzione che ha investito il tradizionale concetto di carta stampata: i quotidiani hanno applicato una vera e propria migrazione di massa verso la rete internet, adattandosi ad una doppia veste. Se, infatti, in edicola sarà sempre possibile acquistare il proprio giornale preferito, è anche vero che le versioni online sono le più gettonate.

L'editoria oltre il concetto di libro

Il concerto di editoria da Palermo a Milano è sempre stato associato alla produzione di libri: stiamo parlando delle origini di questo campo e della trasformazione di idee in contenuti accessibili alle masse. Parlare di editoria, tuttavia, non può riferirsi semplicemente al prodotto finito, ma deve anche includere una serie di processi: selezione degli originali, preparazione delle bozze, cura del progetto grafico e stampa finale. Se originariamente, agli albori del XIX, con il termine si indicavano libri e periodici, oggi esso viene esteso anche a CD-ROM ipertestuali, ebook e file digitali, includendo quindi un universo fatto di prodotti immateriali, non sempre toccabili con mano.

L'editoria in Italia, un mestiere storico


Fare editoria a Palermo così come in Italia significa affondare le proprie radici in un'attività sviluppatasi nei primi decenni dell'Ottocento, anche se il primo editore/tipografo italiano fu Giovanni Filippo de Lignanime, attivo a Roma. Da allora ne è passato di tempo, passando attraverso vere e proprie epoche di boom del settore editoriale, come il periodo successivo all'Unità d'Italia, che registrò anche un considerevole aumento di cartiere e tipografie, nonché della produzione di inchiostro, di macchine per la stampa e di tipi. Pensateci la prossima volta che prenderete in mano un libro: quello che state sfogliando è il frutto di secoli di lavoro e di professionalità specializzate.

Conosciamo meglio il disturbo ossessivo compulsivo

Pensate di essere abbastanza informati in merito al disturbo ossessivo compulsivo? Questo tipo di sindrome consiste in un disordine psichiatrico e si manifesta in diverse forme, pur essendo principalmente caratterizzato dall'anancasmo, una sintomatologia che consiste di pensieri ossessivi associati a compulsioni, ovvero tentativi di neutralizzare l'ossessione. Il disturbo ossessivo compulsivo viene tradizionalmente classificato tra i disturbi d'ansia, anche se viene considerato da molti medici un'entità nosografica autonoma, con un definito nucleo psicopatologico, dotata di un proprio nucleo psicopatologico, e di propri decorso e sintomatologia. L'incidenza maggiore viene riscontrata tra i 15 e i 25 anni, ma in generale ad esserne colpita è circa il 2,5% della popolazione: in Italia, sono affette da disturbo ossessivo compulsivo circa 800.000 persone.

Come si manifesta il disturbo ossessivo compulsivo?

Il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni, ma può anche manifestarsi con sole ossessioni, che interessano gran parte della quotidianità e finiscono per interferire con diverse attività, dal lavoro alla vita di relazione, fino allo studio. L'attività ossessiva risulta essere ripetitiva, frequente e persistente e dà al paziente la sensazione di essere imposta e compulsiva. Le ossessioni si configurano come idee, pensieri, impulsi o immagini che insorgono all'improvviso e vengono percepiti dalla mente come intrusivi e fastidiosi, nonché privi di senso poiché vengono ritenuti ingiustificati o irrazionali. La persona che ne è affetta li vive con disagio e sofferenza, sia per la loro presenza costante, sia per la loro natura ansiogena e costante, perché tendenzialmente si manifestano come timore di essere sottoposti ad un pericolo.

Guarire dal disturbo ossessivo compulsivo è possibile


La seconda categoria di sintomi del disturbo ossessivo compulsivo è costituita dalle compulsioni, ovvero azioni mentali nate in risposta all'ossessione, in cerca di un momentaneo sollievo. Questo tipo di comportamento è percepito dal paziente come qualcosa di cui avere vergogna, poiché ci si rende conto dell'esagerazione e dell'irrazionalità dei propri timori. Il decorso del disturbo ossessivo compulsivo riesce raramente ad essere episodico, poiché tende a cronicizzarsi nella maggior parte dei casi, con alternanti fasi di miglioramento e peggioramento. La cura è possibile e le linee-guida internazionali hanno trovato una risposta nella farmacologia e nella terapia cognitivo-comportamentale, quest'ultima finalizzata a ridurre la quantità e la frequenza dei sintomi e rendere il soggetto meno vulnerabile.

giovedì 24 ottobre 2013

Componenti impianti: un universo di soluzioni idrotermiche

Le migliori soluzioni idrotermiche non possono di certo fare a meno di componenti impianti di qualità: stiamo parlando di una tipologia di strumenti include la totalità dei componenti di connessione e gestione che costituiscono un moderno impianto idrotermico. Questo lungo elenco di elementi include tutto ciò che serve alla distribuzione dei fluidi termovettori e dell'acqua sanitaria, dalla centrale fino ai terminali in ambiente, tubazioni, isolanti, prodotti per centrali termiche, valvole per radiatori, valvole di zona, collettori di distribuzione e cassette di contenimento, riduttori di pressione, filtri per acqua e non solo. A completare l'offerta di componenti impianti contribuiscono soluzioni basate sull'automazione, la regolazione ed il controllo di impianti di condizionamento, riscaldamento e climatizzazione, impianti a vapore e sistemi per la contabilizzazione dei consumi... ma non solo.

Come funziona un impianto termico?

Si aggiungono all'elenco di componenti impianti, tra gli altri, anche strumenti per la tecnica di misura, analisi di combustione, pressione e tenuta, temperatura, umidità e aria, sistemi di pompaggio, serbatoi, bollitori, autoclavi, accumuli, scambiatori staffe, canali, gruppi elettrogeni e gruppi di continuità. Come è possibile vedere, si tratta di elementi in grado di completare e definire gli impianti termici, sistemi integrati attraverso cui viene regolata la temperatura interna degli ambienti. In senso lato, per impianto termico si intende proprio l'insieme di componenti impianti dedicato a fornire calore durante il periodo invernale o a sottrarlo durante ilo periodo estivo (anche se è più corretto utilizzare per quest'ultima la denominazione “impianto di condizionamento”).

Impianti termici e classificazione

L'apporto di calore o di refrigerio agli ambienti viene quindi regolato attraverso numerosi sistemi e diverse componenti impianti, che si differenziano tanto per le modalità di generazione, quanto per il sistema di vettoriamento o per le modalità con cui avviene il trasferimento del calore (conduzione, convezione o irraggiamento. In genere gli impianti termici sono classificati nelle seguenti categorie: funzionamento continuo, intermittente, discontinuo; centrale o autonomo; diretto o indiretto; a bassa, media o alta pressione; a circolazione naturale o a circolazione forzata; ad acqua, a vapore o ad aria.