martedì 29 ottobre 2013

Conosciamo meglio il disturbo ossessivo compulsivo

Pensate di essere abbastanza informati in merito al disturbo ossessivo compulsivo? Questo tipo di sindrome consiste in un disordine psichiatrico e si manifesta in diverse forme, pur essendo principalmente caratterizzato dall'anancasmo, una sintomatologia che consiste di pensieri ossessivi associati a compulsioni, ovvero tentativi di neutralizzare l'ossessione. Il disturbo ossessivo compulsivo viene tradizionalmente classificato tra i disturbi d'ansia, anche se viene considerato da molti medici un'entità nosografica autonoma, con un definito nucleo psicopatologico, dotata di un proprio nucleo psicopatologico, e di propri decorso e sintomatologia. L'incidenza maggiore viene riscontrata tra i 15 e i 25 anni, ma in generale ad esserne colpita è circa il 2,5% della popolazione: in Italia, sono affette da disturbo ossessivo compulsivo circa 800.000 persone.

Come si manifesta il disturbo ossessivo compulsivo?

Il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni, ma può anche manifestarsi con sole ossessioni, che interessano gran parte della quotidianità e finiscono per interferire con diverse attività, dal lavoro alla vita di relazione, fino allo studio. L'attività ossessiva risulta essere ripetitiva, frequente e persistente e dà al paziente la sensazione di essere imposta e compulsiva. Le ossessioni si configurano come idee, pensieri, impulsi o immagini che insorgono all'improvviso e vengono percepiti dalla mente come intrusivi e fastidiosi, nonché privi di senso poiché vengono ritenuti ingiustificati o irrazionali. La persona che ne è affetta li vive con disagio e sofferenza, sia per la loro presenza costante, sia per la loro natura ansiogena e costante, perché tendenzialmente si manifestano come timore di essere sottoposti ad un pericolo.

Guarire dal disturbo ossessivo compulsivo è possibile


La seconda categoria di sintomi del disturbo ossessivo compulsivo è costituita dalle compulsioni, ovvero azioni mentali nate in risposta all'ossessione, in cerca di un momentaneo sollievo. Questo tipo di comportamento è percepito dal paziente come qualcosa di cui avere vergogna, poiché ci si rende conto dell'esagerazione e dell'irrazionalità dei propri timori. Il decorso del disturbo ossessivo compulsivo riesce raramente ad essere episodico, poiché tende a cronicizzarsi nella maggior parte dei casi, con alternanti fasi di miglioramento e peggioramento. La cura è possibile e le linee-guida internazionali hanno trovato una risposta nella farmacologia e nella terapia cognitivo-comportamentale, quest'ultima finalizzata a ridurre la quantità e la frequenza dei sintomi e rendere il soggetto meno vulnerabile.

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