giovedì 23 aprile 2015

Mappa Sicilia: confini, province, strade... Tutto a portata di “mano”

In linea generale definiamo la carta geografica come una carta che rappresenta in una superficie piana tutto il globo o una parte di esso, per mezzo di linee, tratti, ombre, colori e segni convenzionali. Stessa accezione è naturalmente valida per la mappa della Sicilia, ovvero una rappresentazione simbolica approssimata e ridotta nelle proporzioni della superficie isolana, comprensivi di particolari segni che indicano i confini delle province, il capoluogo, le strade più importanti e così via. È bene sapere che la mappa della Sicilia (e di qualsiasi altra regione), a secondo della forma e dello studio a cui è finalizzato, presenta denominazioni diverse.


Mappa della Sicilia: tra una porzione di terra e l'altra
In base al contenuto e alla scala di riduzione, una cartina geografica può distinguersi in carte a grande scala e in carte a piccola scala. Nel primo caso parliamo di una rappresentazione in cui il denominatore è piccolo (per esempio 1:5000) e che raffigura una piccola porzione di territorio (pertanto, risulterà ricca di particolari); nel secondo caso, invece, le carte rappresentano porzioni di territorio piuttosto estese e risultano meno dettagliate (qui il denominatore è grande, come ad esempio 1:5.000.000). Fatta questa premessa, è adesso possibile procedere con la classificazione della mappa della Sicilia nelle specifiche categorie delle piante, carte topografiche, carte corografiche e geografiche.

Mappa Sicilia tra piante, carte topografiche, corografiche e geografiche
Quelle appena elencate sono per l'appunto le principali categorie delle carte geografiche e valgono naturalmente per qualsiasi luogo. Nello specifico, le piante rappresentano centri urbani (o mappe per le aree rurali) con scale superiori a 1: 10.000, sono molto dettagliate e vengono soprattutto utilizzate per scopi pratici come la ricostruzione di strade e ferrovie, la progettazione di impianti, le bonifiche ecc... Nel caso delle carte topografiche dobbiamo invece pensare a delle cartine in scala da 1: 10 000 a 1: 100 000, piuttosto ricca di particolari e usata con fini relativi all'organizzazione del territorio. Quando invece abbiamo in mano una mappa della Sicilia di tipo corografico, dobbiamo pensare ad una rappresentazione del territorio meno dettagliata, ma più adatta per una conoscenza generale di quest'ultimo; qualsiasi cartina corografica che si rispetti viene usata per riprodurre una regione o uno Stato e le carte turistiche ne sono un validissimo esempio.
Se invece ci ritroviamo ad osservare un planisfero o mappamondo, siamo di fronte a carte puramente geografiche, mirate a raffigurare tutta la Terra.

Uno sguardo al contenuto di una mappa della Sicilia
Una volta descritte le principali tipologie delle carte geografiche, possiamo ora dare uno sguardo al contenuto della mappa della Sicilia; essa può essere generale (carta fisica e politica) speciale, realizzata per uno scopo preciso (carta nautica ad esempio) e tematica, ovvero specalizzata nel riportare la distribuzione di un particolare fenomeno sul territorio. A tal proposito, possiamo a sua volta distinguere le carte tematiche in: cartine pedologiche (rappresentano tipi di suolo), carte climatiche (forniscono informazioni sul clima) ed infine metereologiche (sono dinamiche, documentano le variazioni di tempo e trovano impiego per la navigazione aerea o marittima).

venerdì 17 aprile 2015

Sicilia News: aspettando la Pasqua


La Pasqua è la principale festività del cristianesimo e da sempre è un momento particolarmente sentito in Italia. I portali di Sicilia news sono soliti a raccontare i vari riti della Settimana Santa, tra eventi e manifestazioni religiose organizzati in svariate zone della Sicilia, atti a rappresentare i momenti più significativi della Passione di Gesù Cristo. Il bello di questo momento non è tanto la festa in sé, quanto la partecipazione attiva da parte del popolo, in tutti i 40 giorni della Quaresima (con particolare dedizione nella settimana santa).

Le feste più riportate su Sicilia News
Come pocanzi accennato, sono diversi i paesi dell’isola più grande d’Italia in cui si dà vita a feste cittadine, cortei, spettacoli teatrali e così via. Così ogni anno, ad esempio, tutti i portali di SiciliaNews arrivano puntuali per parlare del giovedì santo a Marsala (Tp) , ove si assiste ad un’imponente processione sacra dedicata alla Passione e morte di Cristo. A tale manifestazione prendono parte 9 gruppi di figuranti, ognuno dei quali raffigura i momenti strettamente legati alla Passione di Gesù (dall’ultima cena fino all’ascesa al Calvario). La processione, con la partecipazione di grandi e piccini, si conclude la sera con la rappresentazione teatrale degli attimi più significativi della Passione ed è prova della grande fede isolana. Gli stessi portali di Sicilia News non dimenticano della Processione del giovedì santo festeggiato anche a Trapani e a Caltanissetta.

Sicilia News: Caltagirone in festa
Un altro paesino particolarmente “devoto” e la cui venerazione della Madonna Addolorata è spesso protagonista tra le pagine di Sicilia News, è senz’altro Caltagirone (in provincia di Catania). Ogni anno migliaia di fedeli si raccolgono nella Chiesa dei Cappuccini per venerare il gruppo ligneo del 1700, che riproduce il Cristo e la Madre. Nei primi giorni della settimana santa è molto caratteristica la Via Crucis che sfrutta la maestosa scalinata della cittadina, attraverso la quale si ripercorrono gli ultimi eventi della vita terrena di Gesù. E che dire del venerdì santo? In questo giorno il Cataletto del Cristo morto e la statua della Madonna Addolorata vengono trasportate a spalla dai fedeli, dimostrando così una grande devozione.

Spettacolo nel centro storico di Palermo
Se è vero che i portali di Sicilia News sono sempre attenti ai riti e alle manifestini religiose che si tengono di provincia in provincia, è anche vero che tra le Sicilia News non mancano le spettacolari processioni che animano il centro storico del capoluogo siciliano. Palermo infatti ospita quattro importanti processioni: quella dei Cocchieri,  della confraternita di Maria SS. Addolorata, della Soledad e dei Cassari, seguite da altre minori organizzate in svariati quartieri della città stessa. Celebre è la cosiddetta “calata di la tila” che avviene in fase di veglia pasquale, nella chiesa di San Domenico: qui, alla mezzanotte, un pesante telo che ha coperto l’altare maggiore viene giù tra i canti di gioia per la Resurrezione.
La resurrezione alla vita segna un trapasso che vuole anche essere simbolico passaggio dai rigori invernali alla primavera, portatrice di vita, creazione e gioia.

Publisher: la risposta alla crisi della carta stampata


Il mondo dell'editoria sta attraversando un periodo piuttosto significativo e si fa presto ad usare termini come “rivoluzione digitale”. Ma del resto è questo ciò che si sta vivendo negli ultimi anni: basti pensare alla crisi della carta stampata e all'aumento continuo dell'appetito per la “lettura digitale”. Ecco perché si dà spazio a nuove dinamiche, ruoli ed identità. E a proposito di ruoli ed identità, sempre più spesso è facile sentir parlare di una figura professionale che ha saputo trasformare la passione per la scrittura in lavoro. Ci riferiamo naturalmente al publisher.

Chi è il publisher?

Per publisher intendiamo una persona che produce, distribuisce e aggiorna i contenuti digitali nel web; tipica del settore giornalistico o editoriale, coordina una redazione multimediale e opera sia in maniera indipendente (avendo un suo blog o sito) oppure nell'ambito di un'organizzazione di testate giornalistiche o editoriali. Si occupa di definire la strategia e il piano editoriale del suo portale, identifica e crea contenuti, analizza e gestisce le informazioni provenienti dalle fonti esterne, controlla la forma e lo stile dei testi destinati alla pubblicazione, gestendone il processo di aggiornamento.

Quali sono le competenze di un publisher?
Intraprendere la strada del publisher (o Web Publisher, che dir si voglia) non è proprio facile, ma neanche impossibile. È importante che abbia un'ottima padronanza linguistica e del project management, conoscenza delle problematiche generali dell'editoria digitale, delle piattaforme per la distribuzione dei contenuti; il publisher deve anche conoscere il target per il quale sta prestando consulenza e servizi, le leggi che regolano l'editoria online, linguaggi di programmazione e competenze SEO (Search Engine Optimization).

Web publisher: gli “attrezzi” del mestiere
Tra le numerose competenze rischieste ad un buon publisher c'è naturalmente quella della gestione di piattaforme digitali in cui poter gestire e distribuire i contenuti. E proprio a proposito di piattaforme, in occasione dello Iab Forum da Zanox, sono stati annunciati nuovi strumenti per advertiser e publisher, rilasciati nell'ambito dello Zanox Marketplace: quest'ultima consiste in una piattaforma piuttosto nota sul mercato e favorisce la comunicazione tra i nostri publisher e le agenzie. Ma procediamo con ordine e torniamo agli strumenti. Ebbene, tra i primi “attrezzi del mestiere”, è il caso di menzionare le Zanox Advertiser Statistics, le quali consentono di visualizzare  l'andamento delle performance relative alle proprie campagne, delle attività di vendita e di capire inoltre quali ulteriori strumenti potrebbero essere implementati al fine di ottenere maggiore efficacia.

L'accademia del self publishing
Come accennato pocanzi, intraprendere la strada del publisher non è proprio facile. Eppure con determinazione e opportune competenze è possibile trasformare la passione per la scrittura in lavoro. A dare una mano, da qualche anno a questa parte, ci pensa anche l'accademia del self publishing, una delle prime scuole online dalla durata di un anno, durante il quale gli aspiranti publisher vengono affiancati da esperti del settore e passo dopo passo impareranno le strategie, l'utilizzo di strumenti specifici del Web, studieranno i linguaggi di programmazione, come gestire i contenuti tramite CMS, l'ottimizzazione SEO e campagne marketing.