lunedì 24 novembre 2014

L’arte delle canzoni siciliane, popolari, internazionali…


Riuscireste ad immaginare una vita senza musica? Che si tratti di canzoni siciliane, popolari, internazionali, stiamo parlando di arte, capace di esprimere le sensazioni più intime dell’individuo (sia in veste di musicista che di ascoltatore). Mediante canto o semplicemente strumenti, si può dare vita a veri capolavori che fanno da colonna sonora nel nostro vivere quotidiano. Arte antica come il mondo, da sempre considerata come uno strumento educativo. Nel tempo, sono tanti i generi musicali formatisi. Si pensi ad esempio alla musica classica, musica sacra, musica sinfonica, musica sperimentale, opera lirica, musica contemporanea e così via.

Canzoni siciliane a parte



In un primo tempo la musica nasce insieme alla civiltà umana e, attraverso i suoi interpreti, racconta storie, vicende e trasformazioni di città e paesi. Si parla più precisamente di musica popolare che farà da premessa ai cosiddetti canti popolari (canti epici, le tradizionali canzoni siciliane e dialettali, le ballate, i canti rituali….). Di generazione in generazione, nel XX secolo, la forma d’arte più amata di sempre sperimenterà nuovi timbri, ritmi, strumenti, darà vita a nuovi spettacoli e cambierà il modo di ascoltare. Tanti i protagonisti di questo campo e tante le canzoni che hanno fatto la storia. Da una recente indagine, emergono queste:
- “Purple Rain” (Prince)
- “Emozioni” (L. Battisti)
- “Stairway to heaven” (Led Zeppelin)
- “Almeno tu nell’universo” (M. Martini)
- “Shine on your crazy diamond” (Pink Floyd)
- “Nel blu dipinto di blu” (D. Modugno)
- “You won’t get fooled again” (The Who)
- “Generale” (Francesco De Gregori)
- “A day in a life” (Beatles)
- “Il cielo in una stanza” (G. Paoli)
- “Stand by me” (Ben E. King)
- “Grande, Grande, Grande” (Mina)
- “Sympathy for the devil” (Rolling Stones)
- “I heard it through the grapevine” (Marvin Gaye)
- “Riders on the storm” (Doors)
- “Bohemian Rapsody” (Queen)

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